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Cos’è il PNRR?
Il PNRR (Piano di nazionale di Ripresa e Resilienza) è il complesso di misure con cui il Governo intende attuare in Italia il programma europeo “Next Generation Eu”. Le risorse che “Next Generation EU” attribuisce al PNRR italiano sono pari a 191,5 miliardi di euro finalizzati a sanare i danni immediati economici e sociali che la pandemia Covid-19 ha causato ai Paesi membri e, allo stesso tempo, pensa al post Covid rilanciando sulle sfide future, a partire dalle transizioni ecologica e digitale.
L’Italia integra il PNRR con il Piano nazionale per gli investimenti complementari, con risorse aggiuntive pari a 30,6 miliardi,
Con il PNRR, il Governo italiano mira a risolvere e sbrogliare i diversi nodi strutturali che hanno rallentato lo sviluppo economico e sociale nazionale negli ultimi 20 anni.
Quali sono gli obiettivi del piano PNRR?
L’architettura, le riforme e i progetti del Piano si sviluppano intorno a tre assi strategici, condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica; inclusione sociale. Il PNRR è articolato in sei missioni.
Si tratta di aree tematiche di intervento in linea con i pilastri di Next Generation Ue:
- Digitalizzazione, competitività, cultura e turismo;
- Rivoluzione verde e transizione ecologica;
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- Istruzione e ricerca;
- Inclusione e coesione
Ogni missione è a sua volta strutturata in Componenti, ossia aree di intervento specifico.
Le Componenti sono complessivamente 16. Vengono inoltre indicate delle priorità trasversali, ovvero principi che guidano progetti e investimenti in tutte le aree: si va dall’attenzione ai giovani, della parità di genere e della riduzione del divario di cittadinanza. Il 40% delle risorse sono investite nel Mezzogiorno.
Quali sono gli interventi previsti dal PNRR?
Il Piano include complessivamente 151 investimenti e 63 riforme.
Le riforme strutturali previste sono identificabili in tre tipologie: riforme orizzontali, trasversali al sistema economico e sociale del Paese (ad esempio Pubblica amministrazione e Giustizia), riforme abilitanti, funzionali a garantire la piena attuazione del Piano (ad esempio Norme sulla semplificazione degli Appalti pubblici e Legge sulla concorrenza), settoriali, ossia definite all’interno delle diverse missioni (ad esempio Lavoro, Trasporti, Ambiente ed energia).
Sono disposti 5,2 miliardi di euro per il comparto agricolo a sostegno dell’innovazione tecnologica.
Sono previsti fondi per le startup e le venture capital attive nella transizione ecologica, oltre a 1,49 miliardi di euro per le tecnologie spaziali e digitali. Ingenti fondi verranno stanziati per rinnovare ambienti come scuole, cinema e teatri al fine di risolvere le inefficienze e trasformarli in veri e propri smart building.
Quali sono i tempi previsti per il finanziamento?
Tutti gli interventi previsti dovranno essere realizzati entro cinque anni (2021-2026).
Quali sono i benefici attesi dal PNRR
Come scrive il Presidente del Consiglio Mario Draghi nella premessa al Piano, il Governo scommette su “un impatto significativo sulle principali variabili macroeconomiche.
Nel 2026, l’anno di conclusione del Piano, il prodotto interno lordo si stima sarà 3,6 punti percentuali più alto rispetto all’andamento tendenziale. Nell’ultimo triennio dell’orizzonte temporale (2024-2026), l’occupazione sarà più alta di 3,2 punti percentuali.
Gli investimenti previsti nel Piano si stima porteranno inoltre a miglioramenti marcati riscontrabili dagli indicatori che misurano i divari regionali, l’occupazione femminile e l’occupazione giovanile. Il programma di riforme potrà ulteriormente accrescere questi impatti”.
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